Durante la Trasformazione, la società umana perderà i propri punti di riferimento, vedrà cambiare le proprie priorità ed anche il senso di cosa debba essere considerato un bene prezioso verrà drasticamente alterato. Durante i periodi di stabilità, le civilizzazioni costruivano il presente basandosi sul proprio passato, sulle tradizioni portate come un bagaglio più o meno scomodo. Il passato è qualcosa di intrusivo, che viene portato come esempio costante a tutti, che serve da modello per i giovani, che impone regole da seguire e norme sociali a cui adattarsi. Tuttavia, durante i tempi di crisi, l’influenza del passato sulla società si interrompe bruscamente, e tutta la scala di valori valida fino a quel momento viene rimessa in discussione. Ciò che viene oggi definito un capolavoro dell’arte umana spesso viene considerato tale solo perché proviene dal passato e porta con sé una lunga lista di riconoscimenti. Ogni suo nuovo ammiratore viene acclamato ed ogni potenziale critico censurato. Anche opere veramente brutte vengono fatte passare per capolavori solo per aumentarne il prezzo. Beni immobili come case o terreni sono considerate invece di valore in quanto si presuppone siano beni permanenti, che una casa rimarrà in piedi fino quando non si deciderà di buttarla giù e che un terreno manterrà sempre la sua produttività agricola nel futuro.
Dopo il prossimo slittamento polare i sopravvissuti saranno affamati, feriti, terrorizzati, ed allora capiranno che il prezzo di un pasto non ha meno valore di un dipinto o di una statua antica. Un coltello affilato, un ago per cucire e del filo, un sacco di semi, questo genere di cose diventeranno i beni preziosi del futuro.